Dal primo insediamento della metà dell'ottocento agli inizi del XX secolo
Nasce nel 1840 la Società dei Casini e Bagni dell'Ardenza, costituita da un gruppo di imprenditori con l scopo di realizzare uno stabilimento balneare costituito da un complesso di strutture con varie destinazioni d'uso, una di queste strutture erano proprio i "Bagni di Mare" dell'Ardenza, impianto originale degli attuali "Onde del Tirreno".
Il complesso consisteva in vari corpi di fabbrica di cui il più importante in ordine di grandezza e di valore architettonico e urbanistico, come è visibile anche oggi, era la struttra dei "Casini". I bagni risultavano prospicenti a quest'ultimo, ed erano progettati per essere di esclusivo uso degli abitanti dei Casini.
Osservando la pianta dell'originale progetto del Cappellini possiamo notare che l'insediamento originale era costituito da vari piazzali, due principali e gli altri satelliti di questi, collegati fra loro da pontili in legno e in "murocemento".
Le cartoline dei primi del Novecento , testimoniano, in più momenti storici, come si presentavano i Bagni e quali furono le modifiche apportate nel tempo allo stabilimento. Le foto successive illustrano gli edifici presenti prima della guerra.
La "Rotonda" risale al periodo compreso fra il 1844, quando il bagno era ancora costituito da un imprecisato numero di baracche in legno, e il 1856, data alla quale risale la prima pianta catastale dove compare lo stabilimento. L'edificio così chiamato per la sua caratteristica pianta circolare era destinato principalmente alla ristorazione per i bagnanti. Particolarità della rotonda la copertura a terrazza praticabile con annessa scala in metallo esterna.
Ad un periodo successivo alla vendita dei bagni del 1867, da parte della società che li realizzò, risale l'edificio adiacente la rotonda, destinato probabilmente ai servizi per il ristorante. A base quadrata e inizialmente a copertura a due falde, viene successivamente rialzato di un piano negli anni '20 dal proprietario di allora, Paolo Pejani.
Anche l'edificio posto a nord dell'impianto, probabilmente destinato a direzione e servizi medici, risale allo stesso periodo di ampliamento dello stabilimento.
Il complesso fin dal primo impianto era completato da pontili in legno su palafitte sui quali erano alloggiate le cabine-spogliatoi, queste strutture semi-provvisorie hanno poi nel tempo cambiato più volte collocazione e aspetto.
Il ponte principale, in muratura, che collegava la passeggiata ai bagni è presente anche oggi, anche se le modifiche del dopoguerra hanno lasciato solo una parte della sua struttura e rimane sicuramente l'elemento più utile oggi per riconoscere l'impianto storico e collegarlo idealmente a quello di oggi.